Cenni storici

L'origine di Trevi è antichissima come ci dimostrano i ritrovamenti archeologici risalenti al paleolitico, fonti scritte in cui Plinio parla dei Trebiates come una fra le prime popolazioni umbre, i resti delle mura romane (I secolo a.C.) e le mura medievali (1264 d.C.) innestatesi su quelle romane che cingono ancor oggi per buona parte la cittadina con il tipico andamento a chiocciola.

Appunto in epoca romana Trebiae, comprendeva non solo la sommità della collina, ma anche parte della pianura sottostante nei pressi della Via Flaminia in località S. Maria di Pietrarossa come ci testimoniano i numerosi reperti rinvenuti in quella zona. Soprattutto a seguito dell'opera di bonifica da parte dei Romani, l'area della pianura si sviluppò con l'aumento della popolazione e il miglioramento delle opere agricole.

Con la fine dell'Impero Romano, Trevi divenne gastaldato del Ducato di Spoleto amministrato da classi nobili, per diventare poi libero Comune agli inizi del XIII secolo, sempre però stretto fra la morsa delle vicine Spoleto e Foligno.

Basso Medioevo e Rinascimento furono per Trevi un periodo di splendore grazie all'aspetto culturale, agli scambi commerciali e alla già allora pregiata produzione dell'olio d'oliva.

Circa alla metà del XV secolo, Trevi passò definitivamente allo Stato Pontificio che si andava imponendo via via su tutto il territorio dell'attuale Umbria, finchè nel 1784, Papa Pio VI concesse a Trevi il titolo di città. Infine solo nel 1860 Trevi entrò a far parte del Regno d'Italia.

Tutto questo patrimonio storico è oggi presente e documentabile anche solo passeggiando nelle cittadina e nei suoi dintorni: torrioni e antiche porte d'ingresso ci introducono, attraversando le mura, in Trevi in cui possiamo ammirare edifici medievali, palazzi rinascimentali e oltre, splendidi portali, la piazza, la Torre civica, il Palazzo Comunale, il teatro Clitunno (seconda metà del XIX secolo) in cui si svolgono numerose attività culturali cittadine, il Duomo di Sant'Emiliano, patrono della città, varie chiese e l'ex convento di San Francesco.