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Città della Pieve

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È situata al confine fra Umbria e Toscana, su un altura dalla quale si domina sia la vicina val di Chiana sia il lago Trasimeno; una delle più ariose visuali dell'Umbria: a Sud, il Monte Cimino; a Sud-Est, il Peglia e i Monti Sibillini; a Est la Valle del Nestore e il Subasio; a Nord, i colli del Trasimeno e oltre la Valdichiana.

Il borgo, di evidente connotazione medievale, è edificato in mattoni, ed è caratterizzato da piccoli vicoli, uno così stretto da essere chiamato vicolo Baciadonne, e dalla cinta muraria in buono stato di conservazione.

Città della Pieve è conosciuta per avere dato i natali all'artista Pietro Vannucci detto il Perugino, che ha qui lasciato molte opere.

Cosa vedere a Città della Pieve

Cattedrale dei SS. Gervasio e Protasio

Questa cattedrale fu edificata su di un'antica pieve dell'VIII sec, cioè una chiesa con il fonte battesimale che ne indicava l'importanza fra le prime chiese cristiane perchè proprio il battesimo permetteva di far parte della comunità cristiana. Così intorno a questa antica pieve si sviluppò il primo centro abitato.

La pieve ha subìto diversi rifacimenti come testimonia la facciata costituita di due materiali: la pietra arenaria, più antica, ed il laterizio, più recente. Altre trasformazioni ed ampliamenti si sono susseguiti nei secoli: un intervento principale ci fu nel XIII sec. quando fu restaurata e decorata in stile gotico (finestre a bifore ogivali e arcate a sesto acuto), e nel 1600 quando da Collegiata divenne Cattedrale. I lavori si protrassero durante i sec. XVII-XVIII prendendo ispirazione dalla Chiesa del Gesù di Roma, tipico esempio della Controriforma: unica navata e grandi cappelle laterali con altari, a testimoniare la presenza reale di Cristo durante la Messa negata dal pensiero protestante.

Gli interni sono dipinti a finto marmo secondo il gusto illusionista barocco. Nel 1738 venne eretto, addossato alla chiesa, un elegante campanile.

Palazzo della Corgna

È ubicato di fronte alla Chiesa Cattedrale a dimostrazione che è uno fra i palazzi più importanti della cittadina. Lo fece erigere Ascanio della Corgna, nominato nel 1550 Governatore Perpetuo di Castel della Pieve, rifacendosi a monumentali palazzi come Palazzo Farnese a Roma ed evidenziando l'importanza del signore rinascimentale.

La costruzione del palazzo iniziò circa nel 1550-1560 sotto la direzione dall'architetto perugino Galeazzo Alessi che aveva rapporti di amicizia con Ascanio della Corgna, questi lavori inglobarono la palazzina di caccia, a sua volta ricavata da antiche case medievali, appartenuta ad un'altra famiglia. Ascanio riuscì a mantenere il palazzo fino al 1571, anno della sua morte. Sappiamo che era anche dotato di un bellissimo giardino, di cui oggi poco rimane.

Oggi il palazzo è di proprietà del municipio ed è stato totalmente restaurato anche se la pietra serena con cui sono realizzate le decorazioni della facciata è molto degradata dagli agenti atmosferici.

Le volte degli interni sono ricoperti di affreschi, sia nelle sale che negli scaloni, come anche nell'appartamento privato di Ascanio, e nelle sale di rappresentanza in una delle quali ricordiamo il Concerto di Muse di Niccolò Circignani detto il Pomarancio che elogia la gloria della famiglia della Corgna.

Le logge, la Sala Grande del Piano Nobile, gli scaloni furono invece decorati da Salvio Savini rappresentando Le Virtù Cardinali e Le Virtù Teologali; nella Sala Grande, invece, Il Convito degli Dei e gli Amori degli Dei, ispirati alle Metamorfosi di Ovidio. Nelle sale al primo piano sono ubicati il Museo di Storia Naturale del Territorio e sale per ospitare mostre temporanee.

Santuario della Madonna di Fatima

La storia di questa chiesa è antichissima, documenti ci attestano che nel 1280 circa, i Francescani acquistarono dai Benedettini un oratorio ed il terreno circostante su cui edificarono una chiesa ed il loro convento ancora presente.

Della chiesa non sono rimaste molte tracce originali se non un solo muro ove restano visibili finestre piccolissime in corrispondenza delle celle dei frati, in quanto fu distrutta nel 1776 e completamente rinnovata, probabilmente seguendo il progetto fornito dall'architetto Andrea Vici, secondo lo stile del tempo, tranne la facciata che è quasi totalmente l'originale. Il campanile fu ricostruito nel 1600 ed è datato su un mattone.

È da ricordare che qui Bonaventura da Bagnoregio, Generale dell'Ordine, convocò nel 1259 il Capitolo Generale dell'Ordine Francescano per processare Giovanni da Parma, sospettato di eresia. Anche San Bernardino da Siena, nel 1426, soggiornò a Castel della Pieve e proprio in questo oratorio istituì la Confraternita della Misericordia che vi rimase fino al 1567.

Successivamente divenne il refettorio dei Francescani in cui si trova un importante affresco La crocifissione di Gesù, unico dipinto superstite di un ciclo che quasi certamente si trovava nello stesso convento. Purtroppo l'azzurro oltremare del fondo è sparito manifestando il colore scuro della preparazione sottostante. Sull'altare di destra è presente la tavola raffigurante La Vergine in Trono circondata dai Santi Francesco, Bartolomeo, Antonio, Stefano, dei primi anni del sec. XVI. Sull'altare di sinistra è posta la tela raffigurante La discesa dello Spirito Santo, dello stesso autore dell'affresco esistente sulla porta della sagrestia, Ecce Homo, entrambe le opere dimostrano un acceso colore e un pathos vibrante di derivazione caravaggesca.

La chiesa, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è diventata un santuario dedicato alla Madonna di Fatima, e nei locali del vecchio convento è presente ancora l'oratorio.

La Chiesa di Sant'Agostino

La chiesa di Sant'Agostino fu costruita fuori della Porta Fiorentina circa alla metà del XIII sec. Inizialmente presentava un'unica navata con il tetto a capriate ed un abside quadrato, ma nel 1789 l'interno fu interamente ristrutturato in stile neoclassico da Andrea Vici. La primitiva fattura gotica è rimasta nella facciata con un grande portale polilobato. Il campanile risale al 1741 ed è semplicemente affiancato alla chiesa.

Gli altari, di gusto rococò, sono sormontati da tele di artisti umbro-toscani del XVI-XVIII sec.: 1° Altare a destra, pittore umbro del sec. XVII, Gloria di San Tommaso da Villanova, in cui notiamo il classicismo del 600 bolognese e il realismo caravaggesco. Sempre sullo stesso altare: Alessandro Brunelli Assunzione ed Incoronazione della Vergine, primi anni del sec. XVII, qui il pittore perugino si ispira al classicismo raffaellesco. Sul 2° altare a sinistra c'è la Fuga in Egitto, sempre dei primi anni del XVII sec. Sul 3° altare a sinistra Salvio Savini ha raffigurato San Nicola da Tolentino e storie della sua vita, firmata e datata 1606. L'abside ha un coro ligneo ideato da Andrea Vici sul quale troneggia una tavola dipinta da Salvio Salvini raffigurante Madonna in Gloria circondata da San Nicola di Bari, Sant'Agostino, Santa Chiara e da una Confraternita, firmata e datata 1584. Ricordiamo anche il San Girolamo in preghiera della prima metà del XVI sec.

Nel Convento è affissa una grande lapide che ricorda il Concordato Idraulico che qui si svolse nel 1780, per la definitiva bonifica della Valdichiana, siglato da Papa Pio VI e da Pietro Leopoldo I Granduca di Toscana.

Attualmente la chiesa, sconsacrata a partire dall'Unità d'Italia, è utilizzata come sala per convegni, conferenze, spettacoli.

Oratorio di Santa Maria dei Bianchi

La chiesa di Santa Maria dei Bianchi, già Oratorio dei Disciplinati con annesso ospedale, si trova al centro di Città della Pieve e risale al XIII-XIV sec. Seguirono, a partire dal 1700 lavori di ricostruzione e ristrutturazione che interessarono sia gli interni che la facciata terminata nel 1780.

All'interno, sulla parete di fondo, si trova l'affresco di Pietro Vannucci detto Perugino L'Adorazione dei Magi. Durante i lavori di restauro dell'affresco nel 1835, sono state rinvenute due lettere del Perugino stesso che testimoniano che l'opera fu commissionata dai frati ed eseguita celermente nel 1504. L'affresco è una delle opere più grandi e complesse che abbia fatto il maestro: la raffinatezza dei numerosi personaggi, più di trenta figure a grandezza naturale, si sposa con lo splendido paesaggio dello sfondo.

Da menzionare anche tele ed affreschi del pittore romano Giovanni Miselli, La Presentazione al Tempio di Stefano Cremoni e il bell'organo di Claudio Carletti da Fabriano.

Alcuni eventi

Descrizione del Palio dei Terzieri di Città della Pieve.

Il Palio dei Terzieri

La manifestazione si svolge a Città della Pieve ogni anno nel mese di Agosto, e dura circa 10 giorni.

È la rievocazione storica di una tradizione risalente al periodo del Perugino, fra il XV e il XVI sec., quando per le vie della città si affrontavano i tori con le lance.

Consulta il Web-site ufficiale della manifestazione Trasimeno Blues.

Trasimeno Blues

È una manifestazione musicale, concerti e jam session, di livello internazionale, che ospita i migliori interpreti del Blues, in una serie di tappe nei paesi del Trasimeno, Castiglione del Lago, Passignano, Tuoro, Città della Pieve e Magione.

Prodotti

Descrizione della produzione dello zafferano di Città della Pieve.

Lo Zafferano

Le prime notizie relative alla produzione dello zafferano risalgono al XIII secolo, ed era legata all'utilizzo dei pigmenti ricavabili dalla pianta, impiegati nella tintura dei tessuti e filati.

La reintroduzione risale alla fine degli anni '70 l'agronomo Alberto Viganò impiantò alcuni bulbi di zafferano.

Informazioni

Ricezione turistica

Il territorio di Città della Pieve offre una varietà di strutture per la ricezione turistica, alberghi, agriturismo, bed & breakfast, ostelli e case vacanza, per soddisfare le esigenze di una vacanza o un fine settimana.

Frantoi

Il territorio di Città della Pieve eccelle per la produzione di olio di oliva extra vergine, i frantoi sono sempre disponibili per una degustazione.

Cantine

Il territorio di Città della Pieve eccelle per la produzione di vino DOCG e DOC, le cantine sono sempre disponibili per una degustazione.